Sebastiano Leo, assessore all’Istruzione, Formazione e Lavoro della Regione Puglia, nel corso del convegno alla Camera dei deputati, ha paragonato il periodo storico che stiamo vivendo, per grado di dirompenza, al Rinascimento e alla Rivoluzione Industriale e ha ammonito sulla necessità di collegare gli ultimi due anni di scuola con il lavoro in azienda «attraverso lo strumento dell’apprendistato». Leo ha inoltre posto l’attenzione sull’esigenza, per i giovani italiani, di dover «andare oltre la formazione di base e acquisire conoscenze e competenze di alto livello che permettano loro di muoversi agevolmente all’interno del mercato del lavoro». Di un «problema di narrazione da superare» ha parlato invece Alessandro Galella, assessore alle Attività produttive, Lavoro e Formazione della Regione Basilicata. «Se per anni nella nostra regione c’è stato un reale problema di disoccupazione – ha detto Galella – oggi è vero il contrario. Sono le aziende che non riescono a trovare forza lavoro e quelle figure professionali di cui hanno bisogno. Solo a Matera, ad esempio, mancano all’appello 3000 lavoratori. Ciononostante molti lucani sono convinti di non poter trovare lavoro e quindi non si formano. Per questo serve un cambiamento culturale e della narrazione». In questo senso, Galella ha annunciato la realizzazione, da parte della Regione Basilicata, di una App che permetterà a chi cerca lavoro di caricare il proprio profilo e alle aziende di intercettare persone nuova forza lavoro».