Sul tema del lavoro e della produttività nazionale, ha puntato l’attenzione nel suo intervento al convegno organizzato da FondItalia ed Expotraining Nicola Patrizi, presidente di FederTerziario: «La transizione energetica e lo sviluppo tecnologico stanno creando delle grandi polarizzazioni, cioè degli enormi aggregati produttivi che si stanno spostando su due continenti: gli Stati Uniti e la Cina. Anche per queste ragioni, le imprese italiane, nel nostro contesto, faticano a gestire la sfida. L’elemento di competizione resta la nostra produzione di eccellenze che vanno difese e potenziate, a partire dalla ricostruzione del sistema scuola che non può più permettersi di perdere studenti e deve, invece, diventare un luogo in cui poter stare bene e formarsi in maniera adeguata. Dobbiamo gettare le basi affinché nel prossimo decennio si creino le condizioni per avere più laureati pronti a promuovere e sostenere le nostre eccellenze e dobbiamo trovare delle soluzioni per sostenere economicamente in maniera adeguata queste professionalità». I dati presentati durante il convegno hanno dimostrato che bisogna intervenire soprattutto sui giovani che, stando ai dati dell’Ocse relativi al 2018, sono, per il nostro Paese, abbastanza imbarazzanti: la percentuale dell’Italia nella dispersione scolastica è stata del 14,7%, collocando il nostro Paese nelle ultime posizioni europee con 543mila giovani che hanno abbandonato gli studi. Non solo: stando ai dati Invalsi, l’Istituto nazionale per la valutazione del sistema educativo di istruzione e di formazione, in Campania, Calabria, Sicilia e Sardegna, un giovane su tre, in età compresa tra i 18 e i 24 anni, non possiede le competenze di base nelle capacità di lettura, nell’effettuare semplici calcoli, senza considerare la comprensione della lingua inglese, praticamente assente, che è ormai considerata necessaria per i diritti di cittadinanza europea, così come vengono considerati al giorno d’oggi. Proprio per andare incontro a queste mancanze di base e strutturali, la Fondazione Cassa depositi e prestiti ha stanziato un fondo da 1,5 milioni di euro a disposizione di enti del Terzo Settore per contrastare la dispersione scolastica e attivare politiche di integrazione, grazie alla collaborazione di enti che, come si dice, vivono sui territori. Sul tema della formazione dei giovani si è concentrato Luca Malcotti, vicesegretario generale Ugl: «La grande necessità che abbiamo come sistema Paese è quella di introdurre una grande innovazione nelle politiche attive che abbiano una salda guida pubblica, ma che coinvolga il settore privato nell’intermediazione tra la domanda e l’offerta di lavoro».