«L’ideale a luglio». Colpito un ospedale a Dnipro

Kiev apre alla possibilità di un vertice per la pace, anzi lo ritiene «necessario» e da tenersi «il prima possibile, l’ideale sarebbe a luglio». Ma la condizione, ha chiarito il capo dell’ufficio presidenziale ucraino, Andriy Yermak, in un’intervista all’agenzia di stampa russa Interfax che poi ha rilanciato sul suo canale Telegram, è che l’eventuale summit abbia come base di partenza il piano in dieci punti già presentato dall’Ucraina. Una proposta che di recente era stata rifiutata da Mosca, mentre il vicecapo del Consiglio di sicurezza della Federazione russa, l’ex presidente Dmitri Medvedev, intervenendo al riguardo durante una visita in Vietnam, ha alzato la posta: «Ogni conflitto si conclude con un negoziato, ma finché in Ucraina sarà al potere Zelensky, non sarà possibile alcun negoziato». Oggi il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, appunto, ha condannato su Twitter un attacco missilistico contro un ospedale di Dnipro, sottolineando che «la Russia ha scelto la via del male e non abbandonerà questa strada da sola». Intanto il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, ha spiegato che il trasferimento di armi nucleari in Bielorussia è necessario perché Minsk, come Mosca, si trova dinanzi a «un ambiente molto ostile» con «dichiarazioni aggressive» da parte dei vicini. Sul tema legato al ricorso di armi nucleari il viceministro degli Esteri russo, Sergei Ryabkov, ha spiegato che «i nostri nemici speculano cinicamente su questa situazione, ma non c’è stato alcun cambiamento nel nostro approccio a questa difficile questione». Infine, l’inviato speciale di Pechino, Li Hui, è in queste ore a Mosca al termine del suo tour diplomatico per trovare una soluzione al conflitto. Secondo le agenzie russe Ria Novosti e Tass, che a loro volta citano un articolo del Wall Street Journal, durante la visita in Europa l’inviato cinese ha parlato di «cessate il fuoco immediato», ma ha anche chiesto che la Russia conservi i territori dell’Ucraina annessi.