L’operazione della Polizia Postale. Danni economici per quasi tre milioni di euro

Frode informatica, furto di identità digitale, riciclaggio e auto riciclaggio, per falso in atto pubblico e falsità materiale. Sono questi i reati, scoperti dal Centro Operativo Sicurezza Cibernetica della Polizia Postale del Lazio al culmine di un’’indagine durata due anni, di cui si sarebbe reso responsabile un sodalizio criminale composto da nove soggetti ed operante sul territorio romano. Il gruppo, secondo quanto emerso, era dedito alla consumazione di frodi informatiche in danno di istituti finanziari mediante la creazione di false identità virtuali e la conseguente opera di riciclaggio delle ingenti somme illecitamente carpite. In uno degli episodi, colpendo un istituto di credito, avrebbero creato un danno economico di circa 2,9 milioni di euro. Secondo quanto emerso dalle analisi dei dispositivi sequestrati nel corso delle operazioni, è emerso che sui conti correnti riferibili al gruppo criminale sono transitate somme di denaro provento del reato per poi essere incassate o trasferite su conti correnti nelle disponibilità dei complici, in molti casi con rimesse di denaro all’estero. Su un conto estero, intestato ad una società con sede al di fuori dei confini nazionali, operante nella compravendita di materiale sanitario, di cui risulta essere presidente uno dei principali indagati, l’organizzazione criminale ha riciclato circa 700 mila euro in attività finanziarie per l’acquisto di beni immobili.