Il ministro per la Protezione civile: «Dobbiamo fare della messa in sicurezza del territorio nazionale la priorità dell’agenda politica di governo»

«È prevista l’assegnazione ai nuclei familiari di un contributo, per l’autonoma sistemazione, di 400 euro per i nuclei monofamiliari, 500 per le famiglie con due persone, 700 per quelle con tre, 800 per quelle con quattro, fino a un massimo di 900 euro mensili. Qualora siano presenti portatori di handicap o disabili è concesso un contributo aggiuntivo di 200 euro mensili per ognuno dei soggetti indicati». Sono le cifre illustrate oggi dal ministro per la Protezione civile, Nello Musumeci, intervenuto per un’informativa urgente alla Camera sull’alluvione in Emilia-Romagna (nel pomeriggio il ministro ha parlato poi al Senato). Il Consiglio dei ministri ha approvato ieri un decreto legge che stanzia oltre due miliardi di euro di aiuti per le popolazioni colpite dalle alluvioni in Emilia-Romagna e Marche. «Dal punto di vista idrogeologico – ha spiegato Musumeci – diverse sono state le aste fluviali che hanno avuto criticità e che hanno interessato complessivamente 23 fiumi, oltre 30 frane e 500 strade chiuse per allagamenti o smottamenti. Sono state evacuate 23 mila persone. Il transito dovrebbe riprendere regolarmente nelle prossime ore e restano chiuse 622 strade, molte delle quali secondarie. La maggior parte delle linee ferroviarie dovrebbe essere riattivata entro inizio giugno. Per il ripristino di numerosi ammanchi di alimentazioni di energia elettrica, gli allagamenti non consentono alle squadre tecniche di intervenire e si confida che nei prossimi giorni tutto possa tornare alla normalità». La messa in sicurezza del territorio nazionale, ha poi avvertito Musumeci, deve diventare «la priorità dell’agenda politica di governo di questo esecutivo e di tutte le sue articolazioni». «Serve un piano nazionale concepito in funzione di una strategia unitaria finora mancata, stiamo anche predisponendo progetti normativi per semplificare le procedure nella fase post-emergenziale che è quella della ricostruzione», ha quindi aggiunto il ministro.