Complessivamente «il primo provvedimento prevede uno stanziamento di oltre 2 miliardi di euro», ha detto il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, al termine del Consiglio dei ministri sul dl Alluvioni di oggi a Palazzo Chigi sul decreto emergenza per i primi aiuti da destinare a famiglie e imprese colpite dall’alluvione in Emilia-Romagna e in parte delle Marche. «Trovare 2 miliardi in qualche giorno non è una cosa facile». Nel dettaglio, «una tantum fino a 3mila euro per i lavoratori autonomi costretti a interrompere l’attività». «Sospensione di tutti i termini amministrativi compresi i concorsi. I dipendenti pubblici, impediti dal lavorare, verranno ugualmente retribuiti». Per la Scuola «fondo da 20 milioni per la continuità didattica e la facoltà al ministro dell’Istruzione di lavorare con flessibilità per l’adempimento degli esami di maturità degli istituti coinvolti». Dal Masaf «100 milioni di euro per interventi di indennizzo a favore di aziende agricole e 75 milioni di euro a valere sul Fondo innovazione per l’acquisto di macchinari per le aziende danneggiate». Il ministero dell’Università «prevede la possibilità di esami a distanza e un fondo di solidarietà per i docenti interessati e per i primi interventi di ripristino per 3 milioni e mezzo». Dal Mic, «aumento temporaneo di 1 euro dei biglietti di ingresso ai musei». Dalla Farnesina, «contributo a fondo perduto per le imprese esportatrici danneggiate dall’alluvione a valere sul fondo Simest con una copertura di ulteriori 300 milioni di euro». Rafforzato l’accesso al Fondo di garanzia per le pmi «con previsione di aumento della garanzia anche fino al 100%», la copertura del Fondo destinata alle imprese colpite «è di 110 milioni di euro». Dal dicastero dello Sport, «5 milioni di euro per la manutenzione delle infrastrutture sportive». Sospesi i termini relativi agli adempimenti dei versamenti tributari e contributivi fino al 31 agosto. Il ministero della Salute «ha messo a disposizione 8 milioni di euro per gli interventi di ripristino delle strutture sanitarie» e «il riconoscimento di crediti formativi al personale sanitario che opera nei Comuni interessati».