Poi l’annuncio: «Sconfitti gli incursori a Belgorod»

Mosca avverte l’Occidente: l’invio all’Ucraina di caccia F-16 non cambierà l’esito della guerra. La posizione russa al riguardo è stata espressa dal portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov. Secondo Politico, che cita funzionari europei, è «realistico» pensare che entro l’autunno avverrà la consegna dei caccia F-16, circostanza che a detta del portavoce russo dimostrerebbe il coinvolgimento diretto dei paesi occidentali nel conflitto. Il ministero della Difesa russo ha poi annunciato che i «nazionalisti» che si sono infiltrati dall’Ucraina nella regione russa di Belgorod sono stati «bloccati e sconfitti», aggiungendo che «più di 70 terroristi sono stati eliminati». Peskov, in precedenza, aveva riferito che il Cremlino era «preoccupato» per «le infiltrazioni di sabotatori ucraini» e che «l’operazione militare speciale» proseguirà «anche per impedire» situazioni del genere in futuro. In realtà l’incursione, avvenuta ieri, è stata rivendicata dai cosiddetti partigiani russi di Freedom of Russia. In generale, stando al ministero della Difesa britannico, «la Russia sta affrontando una minaccia sempre più grave alla sicurezza in più ambiti nelle sue regioni di confine, con perdite di aerei da combattimento, attacchi con ordigni esplosivi improvvisati sulle linee ferroviarie e ora azioni partigiane dirette». Perciò, ha aggiunto il ministero britannico, «quasi certamente la Russia userà questi incidenti per sostenere la narrativa ufficiale secondo cui è vittima della guerra». Oggi si registra anche la visita del presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, alle posizioni in prima linea del fronte nel Donetsk, per la Giornata del Corpo dei Marines. La presidenza ucraina ha sottolineato che Zelensky ha ascoltato il rapporto del comandante dei marines e ha parlato con i soldati.