Pechino punta ad una «soluzione politica»

«Siamo interessati a coinvolgere la Cina nell’attuazione della formula di pace ucraina». Così su Telegram il capo dell’ufficio presidenziale ucraino, Andriy Yermak, all’indomani dell’incontro con l’inviato speciale cinese per gli Affari euroasiatici, Li Hui, ricevuto a Kiev negli ultimi due giorni dal presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, reduce dal tour nelle principali capitali europee, utile a riconfermare il pieno sostegno di Italia, Francia, Germania e Regno Unito alla resistenza ucraina. Il viaggio di Li, il funzionario cinese di più alto livello a volare in Ucraina, prevede anche altre tappe – Polonia, Germania, Francia e Russia – e punta a trovare una «soluzione politica» alla guerra, scatenata da Mosca, che rimane per Pechino un partner strategico, più che un alleato. A Li, Kiev ha ribadito che non accetterà nessuna soluzione che preveda concessioni territoriali alla Russia. Che prosegue nei raid missilistici notturni: questa notte, ad esempio, ha lanciato 30 missili da crociera e diversi droni. L’aeronautica militare ucraina riferisce di avere abbattuto 29 missili e quattro droni. Danneggiati edifici privati e appartamenti, un negozio e alcuni edifici amministrativi. Secondo il bilancio, fornito dalle autorità ucraine, una persona è morta e altre due sono rimaste ferite in seguito ad un attacco su Odessa, dove è stato colpito un impianto industriale. Un’altra vittima si è registrata durante i bombardamenti russi sulla città di Kostyantynivka, nella regione di Donetsk.