Il 2022 si è chiuso con un leggero aumento del numero complessivo dei dipendenti, saliti a 3.266.180, il valore più alto degli ultimi dieci anni. L’incremento, in termini percentuali, è, però, di appena lo 0,8%. Tale crescita è dovuta alla ripresa delle assunzioni, anche in coincidenza con l’avvio dei progetti del Piano nazionale di ripresa e resilienza, ma, verosimilmente, anche al cambiamento delle regole per uscire anticipatamente dal lavoro, con Quota 100 sostituita da Quota 102, con l’aumento dell’età anagrafica. Secondo lo studio del Gruppo Digital360, nei prossimi anni sono previste uscite a regime per più di un milione di dipendenti pubblici; soltanto nella scuola, ad uscire saranno oltre 460mila, mentre nella sanità saranno 243mila e negli enti locali oltre 185mila.. Non è un caso che i rappresentanti di Cgil, Cisl, Uil e Ugl continuano a chiedere un piano straordinario di assunzioni prioritariamente proprio in questi tre comparti.