Una esperienza unica al mondo. La famiglia Olivetti e il territorio di Ivrea sono strettamente legati una all’altro. La forza innovativa del capitalismo umano e della generatività dell’impresa. La spiccata sensibilità verso i temi sociali, dall’infanzia alla maternità, e culturali

La terza tappa del tour di conferenze “Pensiero e Azione”, ideato e organizzato da Edizioni Sindacali – Ugl, per portare il pensiero e la cultura sindacale nei luoghi simbolo del sindacato e nei posti di lavoro si è tenuta presso l’Archivio Storico Olivetti ad Ivrea. L’Olivetti è l’azienda dove è nato il welfare aziendale e un modo di fare impresa unico e all’avanguardia, che per la prima volta nella storia ha messo il lavoratore al centro del progetto aziendale ed economico, capovolgendo l’ordine delle priorità tradizionali. Costituita nel 1908 come prima fabbrica nazionale di macchine per scrivere, fin dagli inizi, l’Olivetti si distingue per l’attenzione alla tecnologia e all’innovazione, la cura del design, la presenza internazionale, la sensibilità verso gli aspetti sociali del lavoro, grazie al fondatore Camillo Olivetti e, dal 1932, grazie al figlio Adriano, che trasforma l’azienda familiare in un moderno gruppo industriale. A Ivrea, Adriano Olivetti consolida e organizza l’assistenza ai dipendenti in tutti gli aspetti della vita. A partire dal 1945, istituisce una serie di servizi e benefit che spaziano dagli asili nido alle biblioteche, dai servizi di ristorazione agli ambulatori medici. L’azienda dedica una particolare attenzione al sostegno della maternità e dell’infanzia, favorendo l’ingresso delle donne nel mondo del lavoro: in quegli anni una grande novità. Un altro punto cardine del welfare aziendale di Olivetti è l’istruzione professionale dei dipendenti, attraverso un centro di formazione per i meccanici. Non manca l’attenzione agli aspetti più ricreativi della vita dei dipendenti, come per esempio con i gruppi sportivi. Tra le idee nuove di Olivetti c’è quella del Consiglio di gestione, che coinvolge direttamente i dipendenti nelle scelte sulla gestione dell’azienda, un approccio che si traduce in una forza lavoro più serena, produttiva e fidelizzata. È questo spirito che va da sottofondo al volume “Nient’altro che il futuro” del professore e giornalista Rosario Faraci, edito da Edizioni Sindacali – Ugl e presentato nel corso dell’evento di Ivrea. Il libro è incentrato sui concetti di capitalismo umano e generatività d’impresa. Oltre allo stesso Faraci e alla direttrice di “Pensiero Sindacale”, Ada Fichera, sono intervenuti il segretario generale dell’Ugl, Francesco Paolo Capone, il segretario dell’Utl di Torino, Silvia Marchetti, il direttore dell’Associazione Archivio Storico Olivetti, Enrico Bandiera, il direttore di Electomagazine, Augusto Grandi. Presenti anche le autorità locali cittadine che hanno ribadito la stretta connessione fra azienda e territorio.