L’Outlook Confcommercio-Censis. Le intenzioni di acquisto sono inferiori al 2019

L’economia italiana sta attraversano una fase di transizione con segnali contradditori. È la sentitesi fatta dalla Confcommercio nel commento all’Outlook Italia Confcommercio-Censis sul clima di fiducia e sulle aspettative delle famiglie italiane. Quello che merge dallo studio, infatti, è un periodo caratterizzato da un parte da un livello di fiducia piuttosto elevato – «ai massimi livelli», si legge nel Rapporto – e dall’altro da intenzioni all’acquisto inferiori non solo al 2022, ma anche al 2019, anno precedente lo scoppio della pandemia di Covid-19. «Le famiglie sentono che le cose potevano essere peggio e tirano un sospiro di sollievo – ha detto il direttore dell’ufficio studi Confcommercio Mariano Bella -; l’occupazione in qualche modo è ai massimi, i sostegni pubblici hanno funzionato, i consumi, grazie a turismo, spettacoli e cultura, attirano e danno soddisfazione. Però l’inflazione non è domata e gli aiuti pubblici si riducono». Un sintomo dell’incertezza è osservabile anche nelle intenzioni degli italiani riguardo le vacanze estive, con la quota di quanti affermano che andranno in vacanza in calo al 28,6% ad aprile, contro il 32,3% dell’aprile 2022 ed il 32,5% dell’arile 2021. Di conseguenza, sale la fetta di italiani che dichiarano di non andare in vacanza, al 33,3% dal 29,2%. «L’incertezza per l’inflazione e il rialzo dei tassi d’interesse comprimono le intenzioni di acquisto», ha commentato il presidente Carlo Sangalli, spiegando che «si rischia di rallentare la ripresa nonostante la fiducia delle famiglie sia alta», per questo «è fondamentale accelerare le riforme e utilizzare al meglio le risorse del Pnrr».