Alla fine del primo trimestre del 2023 l’Istat ha registrato un aumento delle registrazioni di nuove imprese del 3,8%, legato soprattutto alla performance che ha interessato il settore dei servizi, mentre l’industria in senso stretto a fornito un contributo negativo. Per il comparto, infatti, le nuove registrazioni sono scese del 6,2% rispetto al trimestre precedente. «In particolare – si legge nel report -, sempre rispetto al trimestre precedente, le registrazioni di nuove imprese aumentano in modo consistente per i servizi di alloggio e ristorazione (+11,5%), per i servizi sanitari, di assistenza, istruzione e intrattenimento (+9,2%) e per i servizi finanziari, immobiliari, professionali e di supporto alle imprese (+7,2%). In crescita anche i servizi di informazione e comunicazione (+5,8%). Anche su base tendenziale si può osservare un trend simile, con le registrazioni di nuove imprese dei servizi in ascesa, grazie soprattutto all’apporto dei servizi di alloggio e ristorazione (+28,5%). Male le costruzioni, per le quali l’Istat comunica una contrazione delle registrazioni a doppia cifra (-13,8%), e l’industria in senso stretto (con un -4,2%). Su base annua si osserva anche un calo dei fallimenti totali, del 5,2%, a fronte dell’aumento del 19,1% registrato tra il quarto trimestre del 2022 e i primi tre mesi di quest’anno. In termini assoluti, le registrazioni nel primo trimestre del 2023 sono state 71.722 (poco più di 70 mila nel primo trimestre del 2022), i fallimenti 1.774 (1.898 un anno prima) .