Prosegue lo scontro con Parigi sui migranti. Critiche anche dalla Spagna, questa volta sul lavoro. La replica di Tajani: «Giudizi inaccettabili»

«Toni inaccettabili e offensivi. La Francia non può dare lezioni a nessuno. Portino rispetto al governo italiano». Così il vice presidente del Consiglio e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, replica su Twitter alla dichiarazioni di Stéphane Séjourné, capo del Renaissance, il partito del presidente della Repubblica francese, Emmanuel Macron. Citato dal quotidiano francese “Le Figaro”, Séjourné ha criticato la politica migratoria del governo italiano, definendola «ingiusta, disumana e inefficace». Parole che contribuiscono a tenere alta la tensione tra l’Italia e la Francia, alimentando il caso scoppiato la scorsa settimana dopo che il ministro dell’Interno francese, Gérald Darmanin, aveva accusato il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, di essere «incapace di risolvere i problemi migratori» dell’Italia, un Paese alle prese con «una gravissima crisi migratoria». In risposta, il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, aveva annullato l’incontro in programma quello stesso giorno con l’omologa transalpina Catherine Colonna. Quello relativo ai migranti è tra i principali dossier di palazzo Chigi. Oltre ai provvedimenti adottati in questi mesi, caratterizzati da un aumento esponenziale degli arrivi rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, a partire dal decreto Cutro, il governo s’è impegnato anche in sede europea, facendo pressione sulle istituzioni europee affinché la pressione che i flussi migratori esercitano sui Paesi mediterranei sia allentata attraverso una maggiore solidarietà tra i Paesi membri dell’Unione europea. Un appello accolto dalla presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, che ha riconosciuto la legittimità delle richieste italiane, e dal cancelliere tedesco, Olaf Scholz, che ieri ha esortato «a concludere prima delle elezioni europee», in programma nel 2024, «la riforma del sistema europeo comune di asilo», raggiungendo una soluzione che preveda una maggiore solidarietà. Dalla Spagna invece critiche sul lavoro: il governo italiano incentiva «contratti spazzatura», ha detto la vice premier e ministra del Lavoro Yolanda Díaz. Pronta la replica del ministro degli Esteri, Antonio Tajani: «Le difficoltà elettorali del suo partito non giustificano offese ad un Paese partner».