di Francesco Paolo Capone, Segretario Generale Ugl

Oggi l’Ugl, assieme alle altre sigle confederali, ha preso parte ad un incontro al Mit col ministro Salvini, che ha illustrato il lavoro fatto, descritto la situazione presente e gli impegni per il futuro su vari temi, dalla sicurezza nei porti a quella stradale, dalla questione abitativa ai cantieri in corso, fino al dossier riguardante il Ponte sullo Stretto di Messina. L’Ugl ha chiarito la propria visione, ribadendo la necessità di un rafforzamento complessivo della dotazione infrastrutturale della Penisola ed in particolare del Mezzogiorno, a sostegno del sistema economico-sociale. Tramite opere che sono essenziali e strategiche per lo sviluppo e che non riguardano solo i trasporti, ma comprendono l’energia, anche superando le pregiudiziali che finora non hanno permesso di investire sul nucleare di ultima generazione e che, paradossalmente, hanno posto dei limiti anche allo sviluppo delle energie rinnovabili. Abbiamo espresso il nostro apprezzamento sulla riforma del Codice degli appalti, necessaria per assicurare una migliore efficienza nelle procedure, fermo restando il rispetto dei principi di trasparenza e legalità, come pure di tutela ambientale e paesaggistica. In particolare con riferimento alla clausola sociale, che andrebbe ampliata. Abbiamo chiesto tutti i controlli ispettivi possibili sui subappalti, a garanzia di lavoratori e committente, e che venga assicurato il rispetto rigoroso dei tempi, sia per quanto attiene le procedure di assegnazione, sia con riferimento al pagamento degli avanzamenti dei lavori. Sullo sblocco dei cantieri, la nostra sigla ha sottolineato l’importanza, accanto alle grandi opere, comprese quelle urgenti di potenziamento della rete idrica, dei progetti a livello locale e di comunità e l’urgenza di ideare un grande piano di edilizia pubblica residenziale e di housing sociale, nel frattempo rifinanziando il fondo a sostegno delle famiglie in affitto, a tutela di inquilini e piccoli proprietari. Abbiamo chiesto garanzie sul futuro di Ita Airways, in quanto la presenza di almeno un vettore nazionale ha ricadute positive sul sistema economico nel suo complesso e sul turismo in particolare. Sul trasporto ferroviario, il sindacato ha sollecitato l’accelerazione delle opere destinate al Mezzogiorno ed alla dorsale tirrenico-adriatica. Sugli scali portuali abbiamo sollecitato la riqualificazione, sul trasporto pubblico locale nuovi investimenti, per migliorare la qualità del servizio in un’ottica di sostenibilità ambientale e di abbattimento dell’inquinamento. Abbiamo espresso la necessità di tracciare un quadro chiaro dello stato dell’arte sull’attuazione del Pnrr, individuando i colli di bottiglia che ne ostacolano il percorso. La cabina di regia, allargata alle parti sociali, è centrale in questo senso. Infine, in merito alla questione, fondamentale, della sicurezza sul lavoro, dato che oltre il 30% degli infortuni mortali si concentra nei settori delle costruzioni e dei trasporti, abbiamo ribadito l’urgenza di incrementare i controlli ispettivi, rendere più puntuali formazione e addestramento professionale, potenziare il ruolo del rappresentante dei lavoratori per la sicurezza. Un incontro utile, all’insegna del dialogo sociale.