L’allarme della Coldiretti in occasione di Tutto Food

Secondo l’allarme lanciato dalla Coldiretti in occasione della rassegna Tutto Food, in scena a Milano, il valore del falso made in Italy è salito a 120 miliardi di euro, trovando terreno fertile anche a causa della guerra in Ucraina. Secondo l’associazione di categoria, infatti, l’embargo agli scambi commerciali con la Russia, che hanno messo un freno importante alle esportazioni di prodotti italiani nel paese, la riproduzione mendace di prodotti del Made in Italy è aumentata considerevolmente. Ma se la Russia è il paese dove la produzione di falso Made in Italy è cresciuta di più, il principale produttore rimangono gli Stati Uniti, con il fenomeno delle imitazioni di cibo italiano che ha raggiunto il valore di 40 miliardi di euro, un terzo del valore totale dell’interno mercato del falso Made in Italy. «Basti pensare – sottolinea Coldiretti – che il 90% dei formaggi di tipo italiano in Usa sono in realtà realizzati in Wisconsin, California e New York, dal Parmesan al Romano senza latte di pecora, dall’Asiago al Gorgonzola fino al Fontiago, un improbabile mix tra Asiago e Fontina». Secondo i numeri comunicati dall’associazione di categoria, la produzione di imitazioni dei formaggi italiani nel 2022 ha raggiunto negli Stati Uniti quota 2,7 miliardi di chili, con una crescita esponenziale negli ultimi 30 anni, «tanto da aver superato addirittura la stessa produzione di formaggi americani come Cheddar, Colby, Monterrey e Jack che è risultata nello stesso anno pari a 2,5 milioni di chili». In tutto ciò non si salva il vino, con il Prosecco che risulta essere il più imitato a livello mondiale.