Senato della Repubblica e i suoi primi 75 anni. Anniversario in un clima di riforme istituzionali verso il premierato

Oggi il Senato della Repubblica italiana compie 75 anni e ricorda la prima seduta avvenuta l’8 maggio 1948 con una cerimonia ufficiale a cui hanno assistito il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il presidente di palazzo Madama Ignazio La Russa e il presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Stamattina alle 10,15, nella sala Maccari di Palazzo Madama, sono state presentate le emissioni filateliche e numismatiche realizzate per l’occasione. Alle 11,30 in Aula la cerimonia ufficiale, a cui sono seguiti gli interventi giornalista Stefano Folli, dell’ex senatrice Anna Finocchiaro e presidente dell’associazione “Italia decide”, degli storici Ernesto Galli della Loggia e Giuseppe Parlato. Dopo video sulla storia del Senato degli ultimi 75 anni, l’esibizione di Gianni Morandi. L’8 maggio 1948 prende vita il nuovo Parlamento disegnato dai Padri costituenti e l’Aula di Palazzo Madama ospita la prima seduta del nuovo Senato repubblicano, il quale, a differenza del precedente Senato del Regno, è diretta espressione e rappresentanza della sovranità popolare, così come previsto dall’articolo 1, secondo comma, della Costituzione italiana. Una storia, quella del Senato, che vanta radici profondissime. La sede attuale, Palazzo Madama, venne scelta sul finire del XV secolo, sotto il pontificato di Sisto IV, quando Roma, da borgo medievale, si apprestava a diventare una città moderna. Nell’antichità, il “senatus” era l’assemblea più importante nell’antica Roma. Il termine deriva da “senex” ovvero vecchio, dunque “assemblea di vecchi”, nel senso di saggi e esperti, tanto che i membri erano indicati come “patres”, cioè “padri”.