STIME DI CRESCITA
Secondo le stime di Unioncamere, analizzate nel Rapporto Censi-Ugl 2023, nei prossimi cinque anni settore privato e Pubblica amministrazione avranno bisogno di quasi 3 milioni e 800 mila tra lavoratori autonomi e dipendenti, pari a quasi 760 mila l’anno. Di questi, 2.725.200 andranno a sostituire lavoratori che sono andati in pensione o sono deceduti, e 1.073.300, pari al 28,3% del totale, rappresenteranno una domanda aggiuntiva generata dal mercato. Il settore privato assorbirà 3.060.600 lavoratori, pari all’80,6% del fabbisogno, mentre l’amministrazione pubblica necessiterà di 737.900 occupati, per la stragrande maggioranza (675.600) in sostituzione dei dipendenti pubblici che andranno in pensione.

TITOLI RICHIESTI
L’analisi dei fabbisogni occupazionali dei prossimi cinque anni per titolo di studio richiesto evidenzia alcuni aspetti. In primo luogo, la richiesta di 1.264.700 lavoratori in possesso di un livello di istruzione terziaria (Università e ITS Academy), che rappresentano il 34,3% del fabbisogno complessivo. Il settore pubblico avrà bisogno di molti laureati. In secondo luogo, la presenza di una domanda di quasi 1.950.000 occupati (52,8% del totale) in possesso di un livello di istruzione secondaria, alimentata principalmente dal settore privato. Infine, resta una consistente domanda di forza lavoro per cui si richiede l’assolvimento dell’obbligo scolastico e formativo, pari a circa 477.000 unità.