Presentato il Rapporto Censis-Ugl con la presenza di De Rita e di Capone

Come tradizione da qualche anno, alla vigilia delle celebrazioni per il Primo Maggio, è stato presentato il Rapporto Censis-Ugl, che muove partendo dalla domanda se “Il lavoro è troppo o troppo poco?”. La presentazione, che è stata moderata dalla giornalista di Sky Tg24 Stefania Pinna, ha visto la partecipazione del presidente del Censis, il professore Giuseppe De Rita, del segretario generale dell’Ugl, Francesco Paolo Capone, e della ricercatrice Anna Italia. Il sottotitolo del Rapporto (“Restituire valore e dignità al lavoro per superare contraddizioni e paradossi”) evidenzia da subito il senso profondo della ricerca fatta che poggia su aspetti quantitativi ed elementi, viceversa, più qualitativi che rimandano a sondaggi effettuati fra i connazionali. Il Censis fotografa il Primo Maggio 2023 con i numeri, ma anche con le sensazioni vere degli italiani. «Cambiano aspettative, consumi, modi di vivere e di pensare ma il lavoro resta al centro della vita degli italiani perché contribuisce a definirne l’identità, o comunque garantisce il reddito necessario per svolgere quelle attività della vita che danno maggiori soddisfazioni» osservano gli intervenuti. «Il destino del Paese – per De Rita – è quello dei giovani con talenti e competenze, che devono essere utilizzati a valorizzati nel nostro mercato del lavoro. C’è bisogno di una nuova stagione di politiche di raccordo tra formazione e lavoro per il futuro economico, ma anche demografico dell’Italia». «Ora che la pandemia è alle nostre spalle – ha aggiunto Paolo Capone – dobbiamo impegnarci con maggiore determinazione soprattutto a favore dei giovani, che fanno registrare una quota ancora troppo alta di disoccupazione. Occorre creare condizioni occupazionali più favorevoli, con l’obiettivo di trattenere la forza lavoro qualificata in Italia, recuperando le fasce marginali di giovani che non studiano e non lavorano, attraendo cervelli e manodopera». È in gioco il futuro economico, sociale e demografico del Paese.