ABBANDONI
C’è un enorme spreco di capitale umano che rischia di rimanere escluso per sempre dai circuiti della formazione, del lavoro e della socialità. I giovani di 15-29 anni che non studiano e non lavorano sono il 19% del totale, contro una media europea dell’11,7%. Il 12,7% dei 18-24enni ha abbandonato precocemente la scuola, fermandosi alla licenza media, sotto l’età dell’obbligo
Sono ancora troppi i giovani che non studiano né sono occupati stabilmente

MISMATCHING
Cresce il disallineamento fra domanda e offerta di lavoro: l’85,9% degli italiani, che sale all’87,5% tra gli occupati, è convinto che la scuola sia troppo distante dal mondo del lavoro e i dati sui fabbisogni occupazionali, come emerge dal Rapporto Censis-Ugl, lo confermano. Pochi laureati, ma troppi nelle discipline umanistiche, della formazione e dell’insegnamento, del gruppo psicologico.

CARENZE
Il prossimo anno mancheranno all’appello oltre 12.000 medici e laureati in professioni sanitarie, oltre 8.000 del gruppo economico e statistico, oltre 6.000 laureati Stem, oltre 3.000 laureati in discipline giuridiche e politico-sociali. Tempi duri invece per i diplomati dei licei che non proseguono negli studi.
Il 72,8% è convinto che i migranti svolgano lavori che gli italiani non vogliono fare

COMPETENZE TRASVERSALI
Nei prossimi anni, oltre alle competenze specifiche saranno richieste competenze trasversali. Il 65% dei posti di lavoro avrà bisogno di competenze green connesse al risparmio energetico e alla sostenibilità ambientale, e il 56,3% dei nuovi posti avrà bisogno di un livello intermedio di competenze digitali. Circa il 10% del fabbisogno occupazionale, pari a 374.000 nuovi posti di lavoro nei prossimi cinque anni, sarà, però, indirizzata alla richiesta di personale non qualificato.