Arrivano l’Assegno di inclusione e il Supporto per la formazione e il lavoro

Con la pubblicazione in gazzetta ufficiale, parte formalmente il percorso che porterà ad un cambio complessivo delle misure a contrasto della povertà. Come illustrato ai leader di Cgil, Cisl, Uil e Ugl nel corso dell’incontro del 30 aprile, il governo intende puntare su due diversi percorsi, il primo dei quali rivolto ai nuclei familiari con al loro interno dei minori, delle persone con disabilità o con più di 60 anni. Per tali nuclei familiari, si passerà dal Reddito di cittadinanza all’Assegno di inclusione. Anche in questo caso, si tratta di uno strumento cosiddetto di ultima istanza con un beneficio economico legato alle condizioni economiche e al numero dei componenti che, in nessun caso, potrà essere inferiore a 480 euro. In aggiunta, è previsto un contributo per l’affitto pari a 3.360 euro annui (1.800 in caso di nuclei di over 67). L’Assegno di inclusione, erogato tramite Carta, ha durata iniziale di diciotto mesi, rinnovabili di dodici mesi in dodici mesi, con stop di un mese e previa verifica del mantenimento dei requisiti. L’altro strumento è invece il Supporto per la formazione e il lavoro, riservato alle persone attivabili di età compresa fra 18 e 59 anni, pari a 350 euro per dodici mesi, contributo subordinato, però, alla frequenza attiva di corsi di formazione e altre attività. Previsti sostanziosi incentivi all’occupazione per i datori di lavoro e all’autoimprenditorialità.