Secondo il premier, bisogna tenere in considerazione la pandemia e la guerra in Ucraina

Nel riformare il Patto di Stabilità, bisogna tenere conto la pandemia e la guerra in Ucraina. Così il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, intervenendo ieri nel corso della conferenza stampa congiunta con il cancelliere austriaco, Karl Nehammer, incontrato a Roma. Durante il bilaterale, ha quindi aggiunto Meloni, «abbiamo parlato di come l’Europa debba lavorare per garantire la sicurezza anche in ambito economico». Secondo il premier, «la pandemia e la guerra di aggressione russa hanno cambiato lo scenario e questo non può non essere tenuto in conto nel momento in cui andiamo a definire le nuove regole del Patto di Stabilità». Proprio la scorsa settimana la Commissione europea ha presentato la sua proposta di riforma del patto – rimane prioritaria la riduzione dei debiti pubblici, seppure in maniera più graduale –, che adesso deve essere discussa dal Consiglio europeo e dal Parlamento europeo. «Le nostre regole di bilancio risalgono agli Anni 90, ora ci troviamo di fronte a sfide e priorità economiche diverse rispetto al passato», ha detto il vice-presidente della Commissione europea, Valdis Dombrovkis, presentando le proposte di modifica. «Rispetto alla proposta della Commissione pensiamo che non si possano non tenere in considerazione gli investimenti per questo», ha osservato Meloni, aggiungendo che sarebbe poi «una scelta miope» continuare a «parlare di transizione verde digitale e poi non tener conto degli investimenti».