Si tratta di un numero in costante in crescita da quattro anni

Circa 260 milioni di persone soffrono la fame nel mondo. Lo denuncia il programma annuale Fao programma alimentare Onu-Unione europea 2023, sottolineando che il numero di chi è considerato in una situazione di «grave situazione alimentare» è aumentato sensibilmente in un anno, passando dal 21,3% del 2021 al 22,7% del 2022 (+1,4%). I conflitti sono stati la principale causa delle crisi alimentari, anche nel 2022. A seguire gli shock economici, che hanno colpito 83,9 milioni di persone, e gli eventi meteorologici-climatici estremi, responsabili della fame di 56,8 milioni di persone in 12 Paesi (in crescita dai 23,5 milioni di otto paesi dello scorso anno). Si tratta di «un quadro molto preoccupante», ha detto il direttore dell’Ufficio Emergenze e Resilienza della Fao, Rein Paulsen, commentando i dati raccolti nel report, il quarto consecutivo che ha registrato «un peggioramento». Dal 2016, il numero di persone che vivono in condizioni di stress alimentare è più che triplicato, passato da 83,3 milioni a 253 milioni nel 2022. «Serve un’azione urgente, di scala, e sul tipo corretto di azione da intraprendere per affrontare la situazione», ha quindi concluso Paulsen. Le dieci crisi alimentari più grandi registrate nel 2022 hanno coinvolto 163 milioni di persone in Repubblica Democratica del Congo, Etiopia, Afghanistan, Nigeria, Yemen, Myanmar, Repubblica araba siriana, Sudan, Ucraina e Pakistan. Molti sono i minori coinvolti: secondo il rapporto, sono oltre 35 milioni quelli con meno di 5 anni che hanno sofferto di deperimento.