LE REGOLE
I numeri del Report 2022 confermano appieno tutte le criticità più volte evidenziate sul versante del contrasto all’insicurezza nei luoghi di lavoro. Il Rapporto, elaborato dal componente Ufficio della Ugl, centra l’attenzione su un preciso spaccato, quello degli infortuni mortali nei luoghi di lavoro, tenendo quindi fuori tutti gli incidenti occorsi nel percorso fra l’abitazione e la sede di lavoro e viceversa. Non perché questi infortuni non siano collegati alle condizioni di lavoro (anzi, in molti casi, la causa dell’incidente è da ricercarsi proprio nel forte stress legato alla mansione svolta), ma per avere un quadro puntuale di dove e come intervenire in sinergia fra governo e parti sociali.

L’INCIDENZA
Il passaggio dal dato percentuale al numero indice rapportato agli occupati permette di scattare una fotografia diversa da quella che siamo abituati a vedere, leggendo i freddi dati dell’Inail sulle denunce infortunistiche. L’individuazione del numero indice, in questa versione del Rapporto, è focalizzata sul territorio, con distinzione per regioni e per province; non mancano però riferimenti molto concreti all’incidenza per sesso, per nazionalità, per età, ad offrire un quadro completo dello stato dell’arte. Analizzando i dati, emerge anche una certa difficoltà ad individuare il settore produttivo: in circa un terzo delle denunce non è indicato il comparto nel quale è accaduto l’evento funesto.