Il tema dell’insicurezza si intreccia con quelli della concorrenza sleale e del caporalato

Provando a guardare al fenomeno dell’insicurezza sul lavoro con gli occhi di un imprenditore, eludere la sicurezza sul lavoro significa per una impresa che adempie rigorosamente alla normativa subire la concorrenza sleale di un’altra impresa. Si tratta di un fattore che rientra nell’analisi della Commissione parlamentare d’inchiesta “Sulle condizioni di lavoro in Italia, sullo sfruttamento e sulla sicurezza nei luoghi di lavoro pubblici e privati”. In particolare, l’organismo evidenzia una spasmodica ricerca di risparmio dei costi che è spesso attuata a svantaggio della sicurezza sul lavoro. Il mezzo per realizzare tali risparmi sono spesso le cooperative “spurie”, che nascono e muoiono giusto il tempo della durata di un appalto o di un subappalto. La logistica è il settore che di più soffre situazioni borderline con soggetti che utilizzano manodopera irregolare o applicano ai dipendenti contratti collettivi con meno diritti e meno tutele di quelli previsti dal Contratto nazionale di categoria. Ciò trova riscontro nel nuovo caporalato nei magazzini, che non risulta ancora documentato in modo rigoroso, ma che è del tutto simile a quanto avviene in agricoltura e in edilizia. Nel comparto della logistica (magazzini e trasporti), la Commissione parlamentare (si ricorda che l’organismo è operativo con la Legislatura di riferimento; la nuova Commissione è stata appena istituita) ha registrato fenomeni di severo sfruttamento lavorativo, con controlli e ritmi serrati che ricalcano le condizioni di lavoro nelle catene di montaggio degli anni Sessanta. Non a caso le vittime degli incidenti sul lavoro sono, la maggior parte delle volte, gli anelli deboli della catena lavorativa. Se a subire quasi sempre gli eventi lesivi sono gli operatori della fascia più bassa, evidentemente vi è un sistema dell’impresa che spesso, soprattutto in alcune imprese medie o piccole, non presta la dovuta attenzione agli obblighi della sicurezza e scarica sui lavoratori i deficit dell’ambiente di lavoro.