Meno ore autorizzate per la Cigs, mentre la cassa in deroga è marginale

L’utilizzo della cassa integrazione nel nostro Paese sta tornando su livelli, per così dire, standard, dopo l’impennato del periodo del Covid-19. Nel mese di marzo, l’Inps ha autorizzato circa 41 milioni di ore di ammortizzatori sociali, con un calo del 2,2% rispetto al mese di febbraio e del 35,7% con riferimento a marzo 2022, quando le ore autorizzate erano state 64 milioni. Andando più nello specifico, sempre su base mensile, la cassa integrazione ordinaria è in leggera crescita, mentre la cassa straordinaria è in decisa riduzione. Si ricorda che la cassa ordinaria è utilizzata per motivi contingenti, legati a fattori diversi, ma sempre superabili in un arco di tempo breve. La cassa straordinaria, viceversa, è impiegata nelle situazioni di maggiore gravità, con la stessa impresa che potenzialmente potrebbe essere a rischio di chiusura. La cassa in deroga, invece, è ormai marginale, dopo il fortissimo impiego a partire da marzo del 2020. I numeri sono stati commentati con attenzione da parte dei rappresentanti di Cgil, Cisl, Uil e Ugl, in quanto denotano un certo miglioramento delle condizioni complessive della nostra economia, nonostante qualche fragilità che permane. Anche dal versante del governo si guarda all’andamento complessivo degli ammortizzatori sociali, per capire se è necessario intervenire con qualche correttivo alla riforma targata Orlando, in particolare sulle politiche attive.