ASSE TRIESTE-UDINE
La regione Friuli-Venezia Giulia, nel 2022, si è dimostrata la più sicura in Italia. Con oltre 510mila occupati, su di una popolazione di circa un milione e 195mila residenti, gli infortuni mortali sono stati quattro, con una incidenza di 7,8 accadimenti per milione di addetti. La regione, quindi, chiude la graduatoria nazionale. Guardando alle province, nel 2022, Trieste e Gorizia non hanno registrato infortuni mortali, esclusi quelli in itinere. Pordenone, con due infortuni mortali, su quasi 136mila occupati, si posiziona all’88° nazionale, con una incidenza di 14,7, mentre la provincia di Udine è al 91°, sempre con due infortuni mortali, ma su una platea di occupati di 220mila addetti ed una incidenza a 9,1.

BOLZANO IN SOFFERENZA
Il Trentino Alto-Adige presenta fortissime criticità in materia di sicurezza sul lavoro. Nel 2022, gli infortuni mortali nei luoghi di lavoro, esclusi quelli in itinere, sono stati 30; con una platea di occupati di poco superiore a 487mila unità, l’incidenza è di 61,6 accadimenti per milione di occupati, cosa che colloca la regione al secondo posto della graduatoria nazionale. Fra le due province autonome, Bolzano è più in sofferenza: con 17 accadimenti e con una popolazione di occupati che sfiora le 250mila unità, si colloca al decimo posto per incidenza infortunistica (incidenza pari a 68,1). Trento, invece, è al 23° posto, con 13 infortuni mortali ed una platea di occupati di 237mila unità, per effetto della quale l’incidenza è a 54,8 punti.