Marche e Umbria sono fra le regioni meno sicure, mentre va meglio in Abruzzo

In termini di incidenza, le Marche sono la regione meno sicura del Centro Italia. Con 31 infortuni mortali ed una platea di occupati di 616mila unità, è al quarto posto con una incidenza di 50,3. Ascoli Piceno, con sette infortuni e 79mila occupati, ha un valore indice di 88,2, cosa che la colloca al quarto posto. Anche Macerata (11° posto, incidenza di 65,6, con 8 infortuni mortali e 122mila addetti) e Fermo (11° posto, incidenza di 57, con quattro infortuni e 70mila occupati) sono molto a rischio, con Ancona (47° posto, incidenza a 36,5, con sette infortuni e 191mila occupati) sopra la media nazionale per incidenza (35). Pesaro e Urbino, con 5 infortuni e 153mila occupati, ha una incidenza di 32,6 e si posiziona al 54° posto. Pure l’Umbria presenta un alto grado di rischiosità. Nel 2022, si sono registrati 16 infortuni mortali, cosa che colloca la regione al quinto posto assoluto, con una incidenza di 45,2 punti, in relazione ai 354mila occupati. Perugia, pur registrando dodici infortuni mortali, ha una incidenza inferiore rispetto a Terni. L’incidenza per Perugia è di 44,3, considerando i 270mila occupati, nella graduatoria nazionale è al 35° posto. Terni è al 30° posto, con 4 infortuni mortali, 83mila occupati ed una incidenza di 47,8 punti. L’Abruzzo, invece, è, con un indice di 33, due punti sotto la media nazionale. Nel 2022, gli infortuni mortali nei luoghi di lavoro sono stati 16, con gli occupati di poco superiori a 484mila unità. Le province di Teramo (cinque infortuni mortali per quasi 120mila occupati, con una incidenza di 41,8 punti ed un posizionamento nella graduatoria nazionale al 39° posto) e di L’Aquila (4 infortuni mortali; l’incidenza, per effetto dei circa 109mila occupati, è di 36,8 con posizionamento al 46° posto) sono quelle più a rischio. Al di sotto della media nazionale, sono Chieti (60° posto; 4 infortuni per 139mila occupati e incidenza al 28,8) e Pescara (68° posto; 4 infortuni mortali per 117mila occupati e incidenza pari a 25,7).