Per il 2024 prevista un’accelerazione dell’1,2%

Ref Ricerche ha rivisto al rialzo la crescita economica italiana del 2023 al +0,9% dal +0,6% avanzato a gennaio, lasciando invariate per previsioni per il 2024, al +1,2%. Alla base della rivisitazione della crescita del PIL ci sono alcuni fattori di cambiamento dello scenario economico internazionale, tra i quali Ref cita il forte calo delle quotazioni sul mercato europeo del gas naturale, il superamento dell’ondata invernale della pandemia e l’abbandono da parte della Cina della politica “zero- Covid”, a cui si contrappone la crisi di alcune banche statunitensi, con «il deterioramento delle condizioni finanziari che accentuerà l’indebolimento della domanda USA nei prossimi mesi». «Il superamento degli shock esterni legati alla pandemia e alla crisi energetica – spiega l’Istituto – restituisce all’Italia una prospettiva più favorevole, ma l’uscita dalla fase delle politiche straordinarie resta un passaggio estremamente complesso». Nel frattempo arrivano buone notizie dalle rilevazioni di S&P Global riguardo l’attività economica dell’Eurozona, per la quale la stima flash indica un’accelerazione. Ad aprile, infatti, l’indice PMI composito della produzione dovrebbe portarsi a 54.4 punti dai 53.7 di marzo, toccando il valore più alto degli ultimi undici mesi. «La crescita – si legge nell’analisi – è legata al rilancio della domanda unito al più grande incremento occupazionale in quasi un anno». Per quanto riguarda l’inflazione, spiega ancora S&P Global, «le pressioni sono diminuite ulteriormente, con un calo accelerato dei costi manifatturieri legato alla diminuzione record dei disagi della catena di approvvigionamento che ha a sua volta contribuito a ridurre il tasso d’inflazione complessivo dei prezzi di vendita».