Mosca: Adesione a Nato sarebbe per noi «pericolo significativo»

La notizia è stata data all’incirca a metà mattina. Il Kyiv Independent ha pubblicato due fotografie del segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, nella capitale ucraina Kiev. «Il posto dell’Ucraina è nella famiglia euro-atlantica. Il posto dell’Ucraina è nella Nato. E nel tempo, il nostro sostegno contribuirà a renderlo possibile», ha poi detto Stoltenteberg durante la sua visita a sorpresa, che il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha definito su Telegram «un segno che l’Alleanza è pronta a iniziare un nuovo capitolo nelle relazioni con l’Ucraina, un capitolo di decisioni ambiziose». In un certo senso la risposta di Mosca è stata immediata, con il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, che in conferenza stampa ha ricordato le ragioni, dal punto di vista russo, del perché di quella che viene ostinatamente definita «operazione militare speciale». Un’eventuale adesione dell’Ucraina alla Nato, ha spiegato dunque Peskov, rappresenterebbe un «pericolo significativo» per la Russia. Il portavoce del Cremlino ha quindi sottolineato che la prevenzione di questo passo da parte di Kiev è proprio uno degli obiettivi dell’operazione russa in Ucraina. «Non possiamo permetterlo, perché altrimenti rappresenterebbe un grave, significativo pericolo per la sicurezza del nostro paese», ha ribadito Peskov. Chi è convinto che Mosca non abbia cambiato obiettivi, da una prospettiva diametralmente opposta, è invece il sindaco di Kiev, Vitalii Klitschko, intervistato da Voice of America. «Kiev era e rimane l’obiettivo dell’aggressore. Kiev è il cuore. Kiev è la capitale. Ed è per questo che stiamo facendo di tutto per prevedere vari scenari, anche il peggiore», ha affermato Klitschko, aggiungendo che la capitale «ora è protetta molto meglio di un mese fa, di sei mesi fa, anche di più di un anno fa».