Lo si legge in “European State of Climate 2022”, il rapporto annuale di Copernicus

Il 2022 è stato l’anno più secco in Europa dalla seconda metà del XIX secolo, quando iniziarono le rilevazioni scientifiche. Lo riferisce Copernicus, il servizio di osservazione della Terra dell’Unione europea, diffondendo il rapporto annuale, “European State of the Climate 2022”. Nel report si sottolinea anche che il 2022 è al primo posto per estensione delle aree colpite dalla siccità e al secondo posto per la riduzione della portata dei fiumi. Pochi i giorni di neve – nell’inverno 2021-2022 sono stati meno di 30 giorni, in molte regioni europee –, scarse le precipitazioni, sotto la media in tante zone. Diversi fattori – mancanza di neve invernale e le alte temperature estive – hanno causato una perdita record di ghiaccio dai ghiacciai delle Alpi, oltre 5 chilometri quadrati. Dal 2018 al 2022, le temperature medie in Europa sono state state di 2,2 gradi Celsius sopra i livelli del periodo pre-industriali (1850-1900). In particolare, il 2022 è stato il secondo anno più caldo mai registrato in Europa da quando ci sono rilevazioni scientifiche: 0,9 C sopra la media storica 1991-2020, record superato solo dal 2020. Il 2022 ha avuto l’estate più calda mai registrata: 1,4 C sopra la media trentennale.