Lo ricorda l’Istituto superiore di Sanità in occasione dell’Alcohol Prevention Day che si celebra oggi

«In Europa, il consumo di alcol è responsabile di circa 1 milione di decessi ogni anno, 2.545 al giorno, e del 5,1% di anni di vita persi nel mondo al netto della disabilità». Lo ricorda l’Istituto superiore di Sanità, in occasione dell’Alcohol Prevention Day che si celebra oggi, rielaborando anche i dati dell’Istat, l’Istituto nazionale di statistica, per fotografare la situazione nel nostro Paese. Secondo l’Ona, l’Osservatorio nazionale alcol, dunque, nel 2021 sono stati 7,7 milioni gli italiani con più di 11 anni di età – si tratta del 20% degli uomini e dell’8,7% delle donne – che hanno bevuto una quantità di alcol sufficiente da mettere a rischio la propria salute. Particolarmente preoccupante la situazione che riguarda i più giovani – sono 1.370.000 circa, tra gli 11 e i 25 anni, 620 mila dei quali under 18), le donne (circa 2,5 milioni, con picchi di consumatrici a rischio del 29% tra le 16-17enni) e gli anziani (2,6 milioni, di cui uno su 3 e quasi una su 10 over 65 sono a rischio, poiché esagerano con il consumo di alcol su base quotidiana e bevono fuori i pasti). Tutto ciò ha un costo: considerando gli attuali livelli di consumo nel nostro Paese, l’Ocse, l’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo economico, stima che le malattie e gli infortuni causati dal consumo di oltre un drink o un drink e mezzo al giorno «comportano costi di cura pari allo 0,7% della spesa sanitaria, oltre a una riduzione della produttività della forza lavoro».