Si chiamerà Garanzia per l’inclusione con novità sul versante dell’occupazione

La riforma del reddito di cittadinanza sarebbe ormai pronta, in linea con l’obiettivo indicato nella legge di bilancio di arrivare ad un nuovo sussidio con il mese di agosto. I tempi sono comunque stretti, per cui le modifiche alla disciplina vigente dovrebbero trovare spazio direttamente all’interno del decreto-legge Lavoro, i cui contenuti sono stati in parte anticipati dalla stessa ministra Marina Calderone in eventi pubblici e negli incontri di inizio anno con i rappresentanti di Cgil, Cisl, Uil, Ugl e delle altre parti sociali. Tornando al reddito di cittadinanza, la struttura di base dovrebbe restare molto simile per le famiglie al cui interno vi sono persone con disabilità, minori o anziani non autosufficienti, fermo restando alcune variazioni ai parametri reddituali e alle altre voci condizionali. Sempre due le componenti che formano l’ammontare complessivo di quanto percepito, vale a dire una somma variabile destinata al sostentamento e un contributo a quota fissa per le spese di affitto. La somma variabile scende invece a 350 euro per le persone occupabili, per le quali si riduce anche per il periodo di fruizione dell’indennità. Si rafforzano soprattutto gli incentivi in favore dei datori di lavoro che assumono. Le nuove regole potrebbero portare ad un’ulteriore diminuzione della platea dei beneficiari, peraltro già scesa in maniera sensibile per effetto della ripresa dell’occupazione.