Una missione che punta rilanciare la presenza italiana nella regione

Il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, è ad Addis Abeda, in Etiopia, dove resterà fino a domani. Una missione che punta a rilanciare la presenza dell’Italia in una porzione d’Africa, il Corno d’Africa, nel quadro del Piano Mattei, definito dalla stessa Meloni un «modello virtuoso di collaborazione e di crescita tra Unione europea e nazioni africane, anche per contrastare il preoccupante dilagare del radicalismo islamista, soprattutto nell’area subsahariana». E, dunque, il sostegno al processo di pace – fino a novembre il governo etiope è stato impegnato in un conflitto con il Fronte popolare di Liberazione del Tigrè –, gli aiuti umanitari, la cooperazione per lo sviluppo infrastrutturale e industriale dell’Etiopia sono al centro della visita, che ha offerto al premier l’occasione di incontrare nuovamente il primo ministro etiope, Abiy Ahmed, dopo i faccia-a-faccia a Palazzo Chigi e in occasione della Cop27 di novembre, e di avere un colloquio con il presidente somalo Hassan Sheikh Mohamud. Sabato invece un trilaterale Italia-Etiopia-Somalia. Tra i temi in agenda anche la gestione dei migranti: l’Etiopia è uno snodo per i flussi che attraversano le frontiere orientali verso il Sudan fino alla Libia. Da qui la necessità di aiutare a garantire la «stabilità e integrità» dell’Etiopia, che ospita 823mila rifugiati e 4,2 milioni di sfollati.