Settimana decisiva per le nomine ai vertici delle grandi partecipate

«I giornali vendono sempre di meno perché raccontano cose spesso fantasiose». Così il vice presidente del Consiglio e leader della Lega, Matteo Salvini, smentisce le presunte tensioni tra i partiti che compongono la maggioranza sulle nomine delle grandi partecipate pubbliche, un passaggio che può saggiare la tenuta della maggioranza. «Ieri ho sentito più volte Giorgia, ieri l’altro pure, oggi ci vediamo in Consiglio dei ministri alle 15 e la chiuderemo in totale serenità», ha aggiunto il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, smorzando un caso che esisterebbe sono nelle ricostruzioni giornalistiche. I nodi da sciogliere ci sono, però: il governo deve scegliere chi mettere ai vertici delle grandi partecipate pubblica: Eni, Enel, Poste Italiane, Leonardo, Terna. Poche, al momento, le certezze. Come la conferma di Claudio Descalzi e di Matteo Del Fante rispettivamente alla guida dell’Eni e di Poste. Mentre appaiono sempre più probabili gli addii di Francesco Starace a Enel e Alessando Profumo a Leonardo. Le decisioni da prendere non mancano, ma il tempo non è moltissimo: entro giovedì i nomi dei nuovi amministratori delegati.