Il FMI prevede un +0,7%. Nel DEF PIL programmatico dell’1%

Il Fondo Monetario Internazionale ha rivisto al ribasso le stima di crescita globale, ritoccando al rialzo quelle per l’Italia. Nell’ultimo aggiornamento del World Economic Outlook, infatti, si legge che il PIL mondiale dovrebbe aumentare del 2,8% quest’anno, contro il +3,4% del 2022 e il +2,7% previsto in precedenza, mentre quello dell’Italia dovrebbe riportare un +0,7%, contro il +0,6% previsto nel precedente Outlook, per poi accelerare leggermente nel 2024, al +0,8% (+3,7% nel 2022). Secondo le stime dell’ufficio studi del FMI, l’inflazione dovrebbe rallentare sensibilmente, portandosi al 4,5% alla fine dell’anno in corso, dall’8,7% del 2022. Previsto un ulteriore rallentamento durante il 2024, al 2,6%. Si attende intanto il termine del 28esimo Consiglio dei Ministri presieduto dalla premier, Giorgia Meloni: iniziato alle 16:00 a Palazzo Chigi, l’esecutivo è chiamato a discutere, tra le altre cose, del Documento di Economia e Finanza. Secondo alcune indiscrezioni di fonti del Ministero dell’Economia, circolate alla vigilia del Cdm, nel 2023 la stima programmatica indica una crescita del Prodotto Interno Lordo dell’1% e un +1,4% nel 2024, mentre il deficit dovrebbe attestarsi al 4,5% quest’anno, per scendere intorno al 3% il prossimo. Secondo le indiscrezioni, le stime sull’indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA) contenute nel DEF indicherebbero un tasso del 5,9% quest’anno, che dovrebbe poi ridursi al 2,8% il prossimo e al 2,1% quello a seguire.