Il Report Ugl analizza l’incidenza del fenomeno infortunistico per occupati. L’Inail raccoglie ogni giorno, festivi compresi almeno 80 denunce di infortunio; non meno di tre di queste riguardano purtroppo incidenti mortali. In forte crescita anche le malattie professionali

Il 2022 si è chiuso con quasi 80 denunce di infortunio ogni ora. Gli infortuni mortali son stati 1.090, tre al giorno, festività comprese. Senza dimenticare le patologie di origine professionale: in questo caso, ogni giorno l’Inail raccoglie oltre 166 denunce.
Analizzando i soli infortuni mortali sul lavoro e nei luoghi di lavoro (escludendo, quindi, i casi di infortunio mortale in itinere), emergono forti differenziazioni di genere, di nazionalità, di attività produttiva, di età, di territorialità. Sono questi alcuni dei dati che emergono dal Rapporto 2022 sulla Sicurezza sui e nei luoghi di lavoro, che la Ugl ha presentato in questa settimana, in sei distinte conferenze stampa nell’ambito dell’iniziativa chiamata La Sicurezza è il tuo futuro, che anticipa uno dei temi portanti anche in vista del prossimo Primo Maggio. I primi sei appuntamenti hanno permesso di approfondire l’impatto dell’insicurezza nei luoghi di lavoro nel Lazio, in Toscana, in Emilia Romagna, in Liguria, in Piemonte, in Valle d’Aosta e in Lombardia. Nelle prossime settimane, il tour toccherà anche le restanti regioni, proprio a significare come il tema impatta su tutto il territorio nazionale, magari con una incidenza diversa, ma sempre con la medesima drammaticità. La caratteristica principale di questo report è quella di provare a dare una chiave di lettura diversa da quella che solitamente viene presentata negli organi di stampa. Si è infatti provato a calcolare l’incidenza sugli occupati, escludendo gli infortuni in itinere.