La Lombardia ha una bassa incidenza, ma un alto numero di infortuni mortali. Il caso della Valle d’Aosta: con circa 53mila occupati è la prima regione per frequenza. Le tre regioni occupano oltre 6,1 milioni di addetti con circa il 24% degli incidenti totali

Il Piemonte, seppure di poco, ma è sopra la media nazionale per l’incidenza per gli infortuni mortali, esclusi quelli in itinere: 35,6 contro 35. La Regione si posiziona al decimo posto per incidenza, con 63 incidenti mortali, pari all’8% del totale, con 1.767.000 occupati. L’incidenza maggiore è nella provincia di Alessandria: con 15 infortuni mortali su 171mila occupati, si posiziona al 5° posto della graduatoria nazionale con una incidenza di 87,4 punti. In termini assoluti, è Torino a registrare il più alto numero di infortuni mortali: 28 con poco più di 899mila occupati. L’incidenza è inferiore alla media nazionale, attestandosi a 31,1 punti (58° posto). Sempre in termini di incidenza, le province di Asti e Vercelli pagano un forte tributo. Sotto la media nazionale per incidenza Verbano-Cusio-Ossola, Cuneo e Biella. Considerazioni a parte per la Valle d’Aosta: con 6 infortuni mortali e meno di 53mila occupati, ha l’incidenza più alta in Italia, pari a 113,8 punti. In valori assoluti, la Lombardia è la regione nella quale si registra il maggior numero di infortuni mortali. Nel 2022 sono stati, con esclusione di quelli in itinere, 124, pari al 15,7% del totale. Considerando, però, gli occupati, oltre quattro milioni e 300mila unità, l’incidenza è inferiore alla media nazionale, con 28,6 infortuni mortali per milione di occupati a fronte di una incidenza media nazionale di 35. In valori assoluti, la situazione più critica si registra a Milano, con 40 infortuni mortali; in termini di incidenza, però, in ragione del fatto che la provincia occupa oltre 1,4 milioni di addetti, Milano è, con 27,5 accadimenti per milione di occupati, al 63°. Nell’ordine, l’incidenza maggiore si presenta nelle province di Mantova (20° posto a livello nazionale), Cremona (16° posto a livello nazionale) e Brescia (27° posto a livello nazionale). Anche Sondrio presenta dati superiori alla media nazionale. Le altre province si posizionano tutte sotto la media nazionale, da Bergamo (79° posto a livello nazionale) a Como (74° posto a livello nazionale), da Lecco (78° posto a livello nazionale) a Lodi (81° posto a livello nazionale). In coda alla classifica nazionale, soprattutto per l’alto numero di occupati, le province di Varese (6 infortuni mortali per circa 372mila addetti, con una incidenza pari a 16,1 e 85° posto a livello nazionale), di Monza e della Brianza (6 infortuni mortali per circa 382mila addetti, con una incidenza pari a 15,7 e 86° posto a livello nazionale) e di Pavia (3 infortuni mortali per circa 225mila addetti, con una incidenza pari a 13,3 e 90° posto a livello nazionale).