FARO SUL LAZIO
Il fenomeno degli infortuni mortali sul lavoro nella Regione Lazio è ad alti livelli di guardia e non può essere assolutamente sottovalutato. È questo il senso del messaggio che è arrivato dal segretario generale dell’Ugl, Paolo Capone, nella prima tappa del tour La Sicurezza è il tuo futuro. Il 2022 si è chiuso con 70 incidenti mortali, esclusi quelli in itinere, pari all’8,9% del totale degli infortuni registrati dall’Inail nel periodo. Considerando gli occupati, che sono oltre 2,2 milioni, il Lazio, con una incidenza di 31,7 accadimenti per milione di occupati, è al quindicesimo posto. È però guardando alle province che si evidenziano situazioni di fortissima criticità. Roma e provincia sono al primo posto per valori assoluti, con 46 infortuni mortali; soltanto per l’alto numero di occupati (oltre 1,7 milioni) l’incidenza scende a 26,7. La provincia di Frosinone, con 14 infortuni mortali su un bacino di occupati di poco superiore a 168mila unità, è addirittura al sesto posto nazionale, con una incidenza pari all’83,2. Anche Latina si posiziona, purtroppo, nella prima metà della graduatoria, con il 43° posto, una incidenza di quasi 4 punti superiore alla media nazionale (38,8 contro 35). Rieti e, soprattutto, Viterbo sono in coda alla graduatoria, rispettivamente all’83° e al 93° posto.

CRITICITÀ TOSCANE
Con 55 infortuni mortali, esclusi quelli in itinere, ed oltre 1,5 milioni di occupati, nel 2022, la Toscana, seconda tappa del tour, pesa per il 7% degli incidenti totali, con una incidenza per milioni di occupati di 35,6 punti, undicesimo posto della graduatoria. In valori assoluti, il maggior numero di infortuni mortali si registra nella provincia di Firenze, con 14 casi; rispetto all’incidenza, considerando i quasi 430mila occupati, Firenze e provincia, con 32,6 punti, sono al 55° posto. Le situazioni di maggiori criticità, però, si registrano nelle province di Grosseto (incidenza pari al 64,4, con 6 casi su 93mila occupati e tredicesimo posto nella graduatoria nazionale), Arezzo (incidenza pari al 55,2, con 8 casi su 145mila occupati e 22° posto nella graduatoria nazionale), Prato (incidenza pari a 45,7, con 5 casi su 109mila addetti e 33° posto nella graduatoria nazionale) e Siena (incidenza pari a 44,7, con 5 casi su circa 112mila occupati). Anche Pisa (43° posto in graduatoria con 7 casi e incidenza al 38,8) è sopra la media nazionale, mentre più indietro sono Lucca (incidenza al 26,3, con 4 incidenti mortali su oltre 152mila addetti), Livorno (76° posizione, con 3 casi su circa 134mila occupati e incidenza al 22,4) e Massa-Carrara, che, non avendo segnato infortuni mortali nel 2022, chiude la graduatoria nazionale.