Ritorno ai livelli pre covid per i ristoranti. Nelle città d’arte attese 1,7 milioni di presenze

Sembrano ampiamente positive le stime turistiche per il fine settimana pasquale. Secondo un’indagine realizzata dal Centro studi turistici per Assoturismo Confesercenti, saranno infatti 1,7 milioni le presenze nei centri del turismo culturale, con una crescita di circa 190 mila pernottamenti rispetto alla Pasqua dello scorso anno. Più nel dettaglio, sono previste almeno 780mila presenze di turisti italiani e ben 980mila di turisti internazionali (il 56% del totale). «Le città d’arte – spiega Confesercenti commentando i dati dell’indagine – sono solitamente le mete preferite dai viaggiatori durante le festività pasquali, così come per i ponti di primavera, e anche quest’anno faranno il pieno di visitatori che affolleranno centri storici, musei, aree archeologiche, mostre, ristoranti e locali». In termini percentuali, l’incremento previsto per il movimento turistico nelle città d’arte sarà del 12% e la «saturazione media delle strutture ricettive è prevista all’80% della disponibilità». Stime incoraggianti arrivano anche dalla Federazione Italiana Pubblici Esercizi, che prevede 6,4 milioni di clienti nei ristoranti italiani per il giorno di Pasqua: un numero in crescita rispetto allo scorso anno e che è tronato ai livelli del 2019. Tra i clienti attesi nelle sale dei ristoranti italiani, si legge nello studio, la maggior parte è composta da residenti (65%), il 28,2% da turisti provenienti da altre città della Penisola, mentre il 6,8% da visitatori stranieri. La stima della spesa complessiva è di 395 milioni di euro. Per quanto riguarda invece Pasquetta, i clienti attesi sono poco meno di cinque milioni.