L’indagine di Bankitalia. Le imprese prevedono un calo dell’inflazione al 6,4%

Sembra alleviarsi il pessimismo riguardo la situazione economica del Paese, con i giudizi di peggioramento che sono diventati meno diffusi rispetto al trimestre precedente. È quanto spiega la Banca d’Italia nei risultati dell’Indagine sulle aspettative di inflazione e crescita, dalla quale emerge anche un miglioramento delle aspettative delle aziende sulle proprie condizioni operative, sostenute dalla ripresa della domanda e dall’attenuarsi delle difficoltà legate agli elevati prezzi dell’energia e all’approvvigionamento di materie prime e input intermedi. In particolare per quasi un terzo delle imprese della manifattura e dei servizi si è registrato un aumento delle vendite dall’inizio dell’anno, a fronte di circa un quarto che ne ha indicato una riduzione (entrambe le quote erano intorno al 27 per cento nella precedente rilevazione). A giovare dell’aumento della domanda è stato soprattutto il comparto delle costruzioni. Secondo le previsioni, nei prossimi tre mesi la domanda dovrebbe rafforzarsi ulteriormente in tutti i settori, con il 45,9% delle aziende che prevede infatti una crescita delle vendite, mentre solo il 13,2% si aspetta un calo. Secondo l’indagine un miglioramento ha interessato anche il saldo tra le valutazioni delle condizioni per investire: quelle di peggioramento restano superiori a quelle di miglioramento, ma la differenza è meno marcata rispetto alla precedente rilevazioni. Per quanto riguarda le aspettative sull’inflazione, le previsioni indicano un livello del 6,4% nei prossimi dodici mesi e al 5,3% e al 4,8% sugli orizzonti rispettivamente a due anni e tra tre e cinque anni.