Nel IV trimestre del 2022 l’Istat ha registrato un -3,7%

Alla fine del 2022 le famiglie italiane hanno dovuto fare i conti con un brusco calo del potere d’acquisto, quantificato dall’Istituto nazionale di statistica in un -3,7%. Al contempo l’Istat ha osservato un aumento dei consumi finali del 3% e un calo di due punti della propensione al risparmio delle famiglie consumatrici, scesa così al 5,3%. Sale, invece, il reddito disponibile, di otto decimi di punto. Per quanto riguarda le società non finanziarie, l’Istat ha registrato un aumento della quota di profitto dell’1,9%, al 44,8%, mentre è diminuito di quasi mezzo punto (-0,4%) il tasso d’investimento. Giù la pressione fiscale nel quarto trimestre dello scorso anno rispetto al trimestre precedente, al 50,5%.