Oggi vertice a palazzo Chigi tra il premier, Giorgia Meloni, i vice Tajani e Salvini e i ministri dell’Interno e della Difesa, Matteo Piantedosi e Guido Crosetto.Proseguono in queste ore nuovi sbarchi sulle coste italiane

«I muri si scavalcano, il punto è trovare una strategia europea per creare un muro di altro tipo, bisogna che l’Europa si impegni molto di più di quanto abbia fatto fino ad adesso». Così il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, parlando alla’Associazione della stampa estera a Roma.
«Non si può costringere alcuni Paesi ad agire soli», ha aggiunto il titolare della Farnesina, ribadendo un punto caro all’esecutivo. Che oggi si è riunito a palazzo Chigi proprio per affrontare il dossier migranti, in cima all’agenda governativa insieme al Pnrr, il Piano nazionale di ripresa e resilienza (ieri ne ha parlato il premier, confessando di non essere preoccupato per i ritardi). Al tavolo hanno preso parte il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, i vice premier Tajani e Matteo Salvini e i ministri dell’Interno e della Difesa, Matteo Piantedosi e Guido Crosetto. Al centro il nuovo piano in 9 punti per la gestione dei flussi migratori – previsti accordi con i Paesi d’origine, un coinvolgimento dell’Organizzazione delle Nazioni Unite, il sostegno alla Tunisia, un Paese alle prese con una profonda crisi economica che potrebbe spingere molte persone a tentare la traversata del Mediterraneo…–, alla luce dell’aumento degli sbarchi registrato nelle ultime settimane. I dati del Viminale, aggiornati al 3 aprile, confermano un incremento notevole degli arrivi: dall’inizio del 2023 sono arrivati in Italia 28 mila persone (tremila sono minori non accompagnati), in crescita rispetto ai 6.832 arrivi dello stesso periodo del 2022. Sbarchi che proseguono in queste ore: oltre 30 persone, bloccate sull’isola di Lampione, sono state salvate.
«Tra 20-30 anni l’Africa avrà una popolazione che sarà 3-4 volte quella dell’intera Europa» e questo «è uno scenario che va affrontato, uno scenario nuovo che richiede impegno, studio applicazione e un’iniziativa nuova», ha detto invece il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, alla cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico 2022-2023 dell’Università degli Studi di Ferrara.