«Non prendo in considerazione di perdere le risorse prendo in considerazione l’ipotesi di farlo arrivare a terra in maniera efficace»

«Non sono preoccupata dai ritardi sul Pnrr», il Piano nazionale di ripresa e resilienza, «stiamo lavorando molto». Così il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, intervenendo a margine del Vinitaly e spiegando di non condividere la narrazione sul tema da parte di una certa stampa e degli avversari politici: «Non mi convince molto la ricostruzione allarmista», ha detto il premier. Che ostenta tranquillità: «Non prendo in considerazione di perdere le risorse prendo in considerazione l’ipotesi di farlo arrivare a terra in maniera efficace. Non sono preoccupata, stiamo lavorando molto su questo anche per favorire soluzioni a problemi che oggi nascono ma che non sono figli delle scelte di questo governo». Sul Pnrr, così come su molti altri dossier – migranti, crisi energetica…– l’esecutivo deve lavorare a stretto contatto con Bruxelles: «La Commissione su alcuni progetti già inseriti sta chiedendo maggiore documentazione e noi la stiamo fornendo ma c’è «un clima di ottima collaborazione» con Bruxelles, ha concluso Meloni. Le difficoltà, comunque, non mancano: un po’ per la portata del Pnrr, che punta a rilanciare il Paese dopo la crisi causata dal biennio pandemico ma che adesso deve considerare anche le complicazioni dovute alla guerra in Ucraina, un po’ perché ci sono «molte cose che non vanno», come ha osservato il sottosegretario di Palazzo Chigi, Giovanbattista Fazzolari, parlando a Radio 24. E le responsabilità non sono imputabili a chi sta guidando il Paese in questo momento: «Purtroppo l’attuale governo si è trovato a dover risistemare molte cose che non vanno perché il piano è stato fatto in modo troppo frettoloso dal governo Conte II». Intanto il Colle smorza il caso nato dalle ricostruzioni su un incontro tra il capo dello Stato, Sergio Mattarella, e l’ex presidente del Consiglio Mario Draghi. «Al Quirinale si registra un divertito stupore per una ricostruzione decisamente fantasiosa fatta da diversi quotidiani sugli incontri del presidente Mattarella nei giorni scorsi», si legge in una nota della presidenza della Repubblica. «Non è vero che il presidente abbia parlato con Draghi di Pnrr, né ventiquattr’ore prima della colazione con il Presidente del Consiglio né tantomeno in giorni realmente precedenti. Né che vi sia stato, nello stesso arco di tempo, un analogo incontro con il Commissario Ue Paolo Gentiloni. Sarebbe fortemente auspicabile che, sulle iniziative del Presidente della Repubblica e sul loro significato, si facesse riferimento a quanto il Quirinale, con piena trasparenza, comunica». L’ultimo incontro tra Mattarella e Gentiloni risalirebbe a poco più di un mese fa.