Bankitalia: bilancio ridotto causa stretta Bce. Nel 2022 utile netto in calo a 2,1 miliardi ovvero dimezzato. Attivo scende a 1.477 miliardi

Il risultato lordo della Banca d’Italia, «prima delle imposte e dell’accantonamento al fondo rischi generali, si è significativamente ridotto, passando da 9,2 a 5,9 miliardi», ha dichiarato oggi il governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, nella sua relazione in occasione dell’Assemblea ordinaria dei partecipanti. Cosa è successo? La “normalizzazione” della politica monetaria Bce con il rialzo dei tassi di interesse, la famosa “stretta”, la riduzione graduale degli acquisti dei titoli e la fine del rifinanziamento delle banche a condizioni favorevoli, ha determinato la riduzione del bilancio della Banca d’Italia del 2022. Come spiegato dal governatore, «alla fine del 2022 l’attivo di bilancio della Banca d’Italia ammontava a 1.477 miliardi, in diminuzione del 4% rispetto al 2021». «L’esercizio 2022 si è quindi chiuso con un utile netto di 2,1 miliardi, in diminuzione di 3,9 miliardi rispetto allo scorso anno». Non andrà meglio nel 2023, poiché «la situazione internazionale continua a essere caratterizzata da una profonda incertezza. Le tensioni geopolitiche e le ripercussioni dell’aggressione della Russia all’Ucraina hanno determinato un rallentamento dell’attività economica globale e contribuito al ritorno dell’inflazione». Nei prossimi anni, stima Via Nazionale, Bankitalia «si troverà a dover fronteggiare risultati lordi negativi» e torneranno a crescere dopo il biennio 2023-2024. Per «meglio fronteggiare questa eventualità», Bankitalia ha rafforzato il proprio patrimonio e, nel 2022, il fondo rischi generali è stato alimentato con un accantonamento di 2,5 miliardi raggiungendo 35,2 miliardi di euro.