«Nessuna intenzione di cedere all’ideologia della resa su un tema cruciale per il futuro della Nazione». Così il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, intervenendo nel corso di un’intervista rilasciata al Piccolo di Trieste.

I numeri diffusi dal ministero dell’Interno – gli arrivi sulle coste italiane dall’inizio dell’anno ad oggi sono aumentati esponenzialmente rispetto allo stesso periodo del 2022 – confermano una situazione delicata, che rischia di degenerare, specialmente se si considera l’attuale contesto geopolitico internazionale e le difficoltà di alcuni Paesi come la Tunisia, alle prese con una crisi economica che potrebbe spingere molte persone a raggiungere l’Europa, esponendosi a rischi (mortali, a volte) lungo la tratta verso le coste italiane. Non manca chi cerca di sminuire il fenomeno: secondo Meloni, però, il problema c’è ed è «sotto gli occhi di chi vuol vedere». Il governo ha dettato la linea – «Il nostro approccio al problema dell’immigrazione illegale è chiaro, gli ingressi clandestini in Italia sono un danno prima di tutto per chi cerca un nuovo inizio nella nostra nazione, rispettando la legge» – che intende far prevalere in sede europea, per ora con buoni risultati: «Il nostro negoziato con l’Unione europea è all’inizio e sta già dando i suoi frutti, sono stati fatti passi avanti impensabili».