Nel 2023 previsto un +1%. Crescita all’1,6% nel 2024 e nel 2025

La Banca Centrale Europea ha corretto al rialzo le proiezioni per la crescita nel 2023 dell’Eurozona, portandole ad un medio +1%, che dovrebbe poi accelerare nel corso del biennio successivo, riportando un +1,6% sia nel 2024 sia nel 2025. La rivisitazione più ottimistica del dato è legata al calo che ha interessato le quotazioni energetiche e ad una maggior tenuta dell’economia a fronte del contesto internazionale. Va comunque sottolineato che le previsioni sono state formulate prima delle difficoltà emerse negli ultimi giorni nei mercati internazionali. Tali difficoltà, spiega l’Eurotower, «comportano pertanto ulteriore incertezza riguardo alle valutazioni dello scenario di base per l’inflazione e la crescita». «Prima di questi sviluppi recenti, – si legge infatti nel bollettino mensile – il profilo dello scenario di base per l’inflazione complessiva era già stato rivisto al ribasso, soprattutto per effetto del minore contributo delle quotazioni energetiche rispetto alle attese precedenti. Gli esperti della BCE indicano ora che l’inflazione si collocherebbe in media al 5,3 per cento nel 2023, al 2,9 nel 2024 e al 2,1 nel 2025». Nonostante il ribasso osservato per l’inflazione complessiva, gli effetti sulla componente di fondo continueranno a vedersi, con l’inflazione al netto dei beni energetici e alimentari attesa al 4,6 per cento nel 2023, al 2,5 per cento nel 2024 e al 2,2 nel 2025. Da ricordare che nella riunione del 16 marzo, il Consiglio direttivo ha deciso di innalzare di ulteriori 50 punti base i tre tassi di interesse di riferimento della BCE, «in linea con la sua determinazione ad assicurare il ritorno tempestivo dell’inflazione all’obiettivo del 2 per cento nel medio termine».