Germania in blocco: sciopero di 24 ore. EVG e Ver.di chiedono aumenti superiori al 10%. Voli cancellati a Francoforte e Monaco

Mentre il governo tedesco è impegnato a superare le tensioni interne, la Germania è andata in blocco. È ancora in corso oggi un «mega-sciopero» dei trasporti che mira a ottenere aumenti salariali per contrastare un’inflazione arrivata all’8,7% a febbraio 2023. La federazione degli aeroporti tedeschi (Adv) ha, tuttavia, denunciato una strategia di «escalation di scioperi sul modello della Francia», mentre la Deutsche Bahn, l’azienda ferroviaria tedesca, ha criticato i sindacati di categoria, definendo esagerate le richieste. Intanto, i voli sono stati cancellati nella maggior parte degli aeroporti, compresi Francoforte e Monaco. In molte grandi città, il trasporto pubblico è pressoché interrotto. Per la Germania una protesta unitaria tra EVG e Ver.di, che rappresentano rispettivamente 230.000 dipendenti delle ferrovie e 2,5 milioni di addetti ai servizi, è estremamente rara. I lavoratori di aeroporti, ferrovie, trasporti marittimi, compagnie autostradali, trasporti locali hanno incrociato le braccia da mezzanotte e per le successive 24 ore, mentre crescenti sono le tensioni sociali a cui assiste da tempo nel Paese, dove dall’inizio dell’anno si sono moltiplicati gli scioperi salariali: dalle scuole agli ospedali, fino alle Poste. I prezzi continuano a salire da più di un anno e per questo EVG e Ver.di chiedono un aumento di stipendio superiore al 10%, mentre i datori di lavoro (Stati, Comuni, Aziende pubbliche) sono disposti solo a un aumento del 5%, in due tranche da 1.000 e 1.500 euro. In Italia abbiamo un’inflazione al 9,1% e con stipendi decisamente più bassi. Forse Bruxelles è troppo focalizzata sulla transizione ecologica, oltre che a vincere la guerra in Ucraina, da non accorgersi che il popolo piange e che “il pianto” si sta diffondendo a macchia d’olio?