TAX EXPENDITURES
Un aspetto del quale si è molto dibattuto è quello della copertura dei costi della riforma. Una delle fonti di copertura è sicuramente rappresentata dalla revisione delle cosiddette tax expenditures, vale a dire le varie forme di agevolazione fiscale che, di volta in volta, interessano la totalità o alcune categorie di cittadini o di imprese. Nel complesso, al momento, si contano 600 voci diverse per una spesa (sotto forma di mancati incassi fiscali) nell’ordine di 125 miliardi di euro. Dal novero, è esclusa tutta la partita legata al superbonus 110%. Già in passato, altri governi hanno provato a mettere ordine sulla materia, con poco successo, visti alcuni paletti messi dalla Corte costituzionale.

NERO E GRIGIO
La riforma fiscale dovrebbe/potrebbe finanziarsi attraverso un recupero dell’evasione e dell’elusione. Con il termine evasione si intende il sommerso vero e proprio, vale a dire il completamente in nero sul versante fiscale e contributivo. L’elusione, invece, si presenta come il grigio, con l’applicazione di regimi fiscali e contributivi non corretti. L’azione del governo dovrebbe, in entrambi i casi, concentrarsi sul rafforzamento delle banche dati e sulla semplificazione dei procedimenti. In questo senso, potrebbe aiutare la previsione di revisione dello Statuto del contribuente, assicurando in questo modo una maggiore certezza del diritto e un miglioramento delle relazioni con l’amministrazione.