Il presidente del Consiglio ha riscontrato «passi in avanti» sui migranti mentre sui bio-carburanti «la partita non è persa»

C’è stato «un cambio di passo impresso nello scorso Consiglio, ma adesso la migrazione rimane una priorità degli obiettivi dell’Unione europea». Così il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, intervenendo in occasione del secondo giorno del Consiglio europeo – sul tavolo, diversi dossier aperti: gli aiuti all’Ucraina, i migranti, l’economia, la crisi energetica – e reduce da un bilaterale, durato cento minuti, con il presidente della Repubblica francese, Emmanuel Macron, che testimonia un allentamento delle tensioni con Parigi. In occasione del prossimo Consiglio europeo, ha aggiunto Meloni, ci sarà una «verifica dell’implementazione dei risultati. Questo dimostra che non si trattava di uno spot e di un’iniziativa singola». «Lavoriamo alla concretezza dei risultati che mi sembrano buoni e dimostrano la buona fede nell’affrontare questa materia» per cui l’Italia può dirsi «soddisfatta», ha proseguito il premier. Buone notizie anche sul fronte dei bio-carburanti: la partita «non è affatto persa. Le cose stanno andando bene, c’è un confronto. Ma rispetto al testo iniziale c’è una vittoria», ha assicurato il presidente del Consiglio, aggiungendo che «c’è stata una convergenza tra Italia e Germania per dire che non c’è solo l’elettrico». «La materia della governance per noi è fondamentale, da risolvere entro la fine di quest’anno, e ovviamente deve tenere conto degli obiettivi strategici che l’Unione si dà», ha detto ancora Meloni, conversando con i cronisti presenti. Secondo il premier, «se l’Unione lavora sulla transizione ecologica e digitale, se lavora sul sostegno all’Ucraina, poi deve tenere in considerazione quegli investimenti nelle sue regole di governance. Mi pare che anche su questo ci sia una sensibilità diffusa». Sul sistema bancario, infine: «Parliamo di un sistema i cui fondamentali sono stabili e solidi, non mi pare ci siano particolari preoccupazioni», ha detto Meloni.