Preoccupa lo stato di salute del settore bancario

Tra le preoccupazioni per lo stato di salute del settore bancario e le incognite riguardo le politiche monetarie delle banche centrali, le borse europee nel giorno della chiusura di settimana sono state protagoniste di rossi piuttosto pesanti. A trainare le vendite, appunto, sono stati soprattutto i titoli bancari, influenzati in particolar modo dal risultato negativo di Deutche Bank, oltre che dalle crisi di Credit Suisse, Silicon Valley Bank e Signature Bank. Il principale banca tedesca nell’arco della mattinata è arrivata a perdere il 15%, per poi ripiegare nel corso della giornata. A rendere pesante il titolo dell’istituto è stato soprattutto l’aumento del “credit default swap”, un derivato che funge da assicurazione in casi di insolvenza sul debito, salito a 198 punti dai 134 di mercoledì. A mettere fibrillazione nel settore anche il faro acceso dal dipartimento di Giustizia statunitense su Ubs e Credit Suisse, per verificare se i due istituti abbiano fornito sostegno ad alcuni oligarchi russi per arginare le sanzioni finanziarie imposte dopo l’invasione dell’Ucraina. È così, quindi, che l’indice STOXX Europe 600 – che sintetizza i titoli dei principali istituti bancari d’Europa – è arrivato a perdere intorno a metà seduta quasi sette punti percentuali. Guardando alle principali piazze finanziarie, si sono dunque osservate sedute negative sia per Francoforte che per Londra, Parigi e Milano. A Piazza Affari da segnalare i rossi di oltre cinque punti che hanno interessato Bper Banca, Bpm e Monte dei Paschi di Siena. Male anche gli energetici.